Dal punto di vista fisico, le onde d'urto sono delle onde acustiche, ovvero impulsi sonori, caratterizzati da una particolare morfologia d'onda che si traduce in una stimolazione meccanica diretta sul bersaglio da trattare. Esse sono generate, in sequenza rapida e ripetuta, da apposite apparecchiature, all'interno di un mezzo acquoso e poi convogliate su un punto, il fuoco, che è il bersaglio oggetto di trattamento: ogni singola onda è data da un rapidissimo picco di pressione positiva è seguito da una fase, di poco meno rapida, di pressione negativa. Questo meccanismo consente di trasmettere la quantità di energia desiderata alla profondità desiderata, a seconda dell'effetto terapeutico che si vuole ottenere.
Le onde d'urto sono indicate sia per patologie in fase acuta (instaurate da pochi giorni o poche settimane) che per patologie in fase cronica (presenti da molto tempo, spesso anni). È spesso un trattamento di prima linea, perché semplice, non invasivo per il paziente, poco costoso e molto efficace. Nella maggior parte dei casi (l'efficacia è di circa l'85% dei casi) sono risolutive, la sintomatologia dolorosa scompare e non si rende necessario eseguire altre terapie. In altri casi può essere necessario ripetere un altro ciclo di onde d'urto oppure affiancarle a un altro tipo di terapia fisica (ad es. agli ultrasuoni), mentre nei casi più gravi può rendersi comunque necessario ricorrere anche all'intervento chirurgico.
Le patologie che più possono beneficiare di questo trattamento sono:
- Tendinopatie:
- Artrosi:
- Pseudoartrosi e ritardi di consolidamento delle fratture
- Miositi Ossificanti e Calcificazioni Eterotopiche
- Osteonecrosi agli stadi precoci e Osteocondriti dissecanti in stadi precoci e dopo la maturità scheletrica
- Distrofie ossee simpatico-riflesse.